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Ortodonzia: Dr. Filomia e Dr.ssa Pinto consigliano l’IPR

Ortodonzia: Dr. Filomia e Dr.ssa Pinto consigliano l’IPR

Ortodonzia: Dr. Filomia e Dr.ssa Pinto consigliano l’IPR (interproximal reduction) con dischi segmentati oscillanti

Ad oggi la riduzione interprossimale dello smalto (chiamata anche IPR interproximal reduction), o più comunemente conosciuta come “stripping dentale”, è una delle armi più importanti di cui un ortodontista può servirsi nella pratica clinica quotidiana per la risoluzione di innumerevoli problematiche legate ai trattamenti ortodontici.

E’ stato dimostrato che, se eseguito in modo appropriato, non compromette la salute e l’integrità degli elementi dentari e dei tessuti parodontali.

La metodica di stripping viene utilizzata per:

  • Guadagnare spazio in arcata evitando in alcuni casi le estrazioni dentali;
  • Correggere le discrepanze dento alveolari: nei casi di indice di Bolton alterato grazie allo stripping l’odontoiatra è in grado di regolarizzare in maniera proporzionata le superfici dentali;
  • Correggere la deviazione delle linee mediane associando lo stripping nell’emiarcata coinvolta ad un trattamento con elastici;
  • Ridurre i triangoli neri causati da un punto di contatto molto incisale e dall’incapacità della papilla di riempire questo spazio. Mediante lo stripping è possibile ottenere una superficie di contatto più lunga e posizionata più gengivale: questo permette alla papilla di andare a posizionarsi facilmente nello spazio interprossimale;
  • Controllare l’overjet: recuperare spazio senza alterare i rapporti pre-esistenti evitando la proclinazione degli incisivi e/o cambiamenti del profilo dei tessuti molli del paziente;
  • Ottenere stabilità di trattamento: minor rischio di recidiva;
  • Ridurre i tempi di trattamento: lo spazio guadagnato è ottenibile in poche sedute, a differenza delle altre tecniche.

In tutti questi anni abbiamo utilizzato diverse metodiche di stripping:

  1. Strisce abrasive diamantate manuali ritenute troppo operatore-dipendente. In mani poco esperte, infatti, le strisce potrebbero provocare eccessive abrasioni, formazioni di scalini o danni parodontali iatrogeni.
  2. Seghetto interprossimale montato su contrangolo: il suo utilizzo determina un importante attrito nell’esecuzione e può essere effettuato dopo avere allontanato i denti tramite cunei o elastici di separazione;
  3. Dischi rotanti: metodica poco raccomandata per l’elevato rischio sui tessuti molli circostanti. Richiede l’approccio di mani esperte, curva di apprendimento importante.
  4. Frese diamantate ad alta velocità, non raccomandate in quanto i diametri non rispecchiano realmente la quantità di IPR richiesta.
  5. Punte a vibrazione sonica: metodo di lenta esecuzione, richiede più sedute per poter finalizzare anche un esigua quantità di IPR.

In conseguenza all’esperienza acquisita, io e la Dr.ssa Pinto abbiamo provato i dischi oscillanti di Komet e, dopo svariati tentativi che hanno portato alla loro messa a punto nella pratica quotidiana, siamo riusciti ad identificare i diametri da inserire in un protocollo e, conseguentemente, a realizzare un kit di strumenti personalizzato e ideato da noi, capace di ridurre difficoltà e stress nell’esecuzione dell’IPR su tutti i pazienti.

Ad oggi si presenta quindi come una metodica performante, di estrema precisione e facile esecuzione:
essa prevede l’utilizzo di un contrangolo oscillante komet OS30 con dischi segmentati oscillanti a 60°, con angolo di oscillazione di soli 30° e un raggio di 1.4 cm. Il movimento da effettuare è lento e uniforme da occlusale a cervicale, con raffreddamento ad acqua attivato a 5000 oscillazioni effettive al minuto. Il kit prevede 6 dischi di diverso calibro 015 , 020, 025, 030, 035 , 045 e una diamantata con diametro 012. Questo kit garantisce all’operatore un controllo finissimo della quantità e della sede dello smalto rimosso che può essere attestato da apposito spessimetro millimetrato a lamelle.

Al fine di garantire un risultato efficace ed efficiente del protocollo, consigliamo l’utilizzo di un apribocca in plastica rigida, doppio aspirasaliva, specchio intraorale e un Aso pronta ad assisterci. Non mi resta che agurare a tutti i clinici una buona IPR…

Kit TD3706 Dr Filomia Drssa Pinto
Kit TD3706 ideato da Dr. Filomia e da Dr.ssa Pinto

Con la consulenza del Prof. Dott. Jost- Brinkmann della Charité di Berlino, la Komet ha sviluppato la soluzione affidabile per uno stripping oscillante sicuro ed efficiente.

Dischi oscillanti Komet per ortodonzia

Dischi oscillanti Komet per ortodonziaIl disco segmentato oscillante a 60° convince grazie alle sue dimensioni:
con un raggio di 1,4 cm e un angolo di oscillazione di soli 30° può essere utilizzato anche negli spazi più stretti, in più non è necessario proteggere il disco grazie al risparmio di spazio ottenuto in fase di trattamento e grazie alla migliore visuale.

Rispetto ai dischi rotanti a raggio pieno con diametri fino a 2,2 cm, che devono essere utilizzati con il salvaguance, il disco segmentato offre le migliori premesse per lo stripping in zone difficilmente accessibili.

Come mostrato nel video dimostrativo qui sotto, è quindi possibile effettuare trattamenti ortodontici più precisi e più sicuri, che riducono al minimo il pericolo di lesioni dei tessuti molli, grazie agli strumenti a curva oscillante O-Drive e ai dischi segmentati OS oscillanti brevettati da Komet utilizzabili solo con il manipolo OS30.

Con i dischi segmentati brevettati OS si ha a disposizione uno strumento innovativo che, con una visuale ottimale e una buona asportazione di trucioli, assicura risultati di trattamento convincenti con i seguenti vantaggi:

  • rischio di eventuali lesioni ai tessuti molli ridotto al minimo grazie alla tecnologia oscillante
  • ottimale visuale e buona asportazione dei trucioli grazie alla struttura a nido d’ape
  • maggiore controllo durante il trattamento e quindi maggiore precisione
  • semplicità di identificazione grazie alla codifica laser e agli anelli riportati sul gambo degli strumenti
  • trattamento più veloce e più facile a vantaggio del dentista
  • maggiore comfort per il paziente.

È disponibile un’ampia gamma di dischi oscillanti – rivestiti su uno o entrambi i lati – utili per rimuovere la sostanza utilizzando tecniche passo-passo che assicurano risultati affidabili e riproducibili.

Fonte: https://www.kometacademy.it/ortodonzia/ortodonzia-interproximal-reduction-con-dischi-oscillanti/

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